Tom Wolfe (Thomas Kennerly Wolfe Jr., Richmond, Virginia, 2 marzo 1930 – New York, 14 maggio 2018) è stato uno scrittore e giornalista statunitense, considerato uno dei padri del New Journalism.
Wolfe è noto per il suo stile eccentrico, caratterizzato da un uso innovativo della lingua, punteggiatura non convenzionale, onomatopee e un'attenzione maniacale ai dettagli. Questo stile lo rese immediatamente riconoscibile e influente.
La sua carriera può essere divisa in due fasi principali:
New Journalism: Iniziò come giornalista, sperimentando nuove tecniche narrative che lo portarono a sviluppare il New Journalism. Opere importanti di questo periodo includono The%20Kandy-Kolored%20Tangerine-Flake%20Streamline%20Baby (1965), una raccolta di saggi che definì il genere, e The%20Electric%20Kool-Aid%20Acid%20Test (1968), un resoconto delle esperienze di Ken Kesey e dei Merry Pranksters con l'LSD.
Romanzi: Successivamente, si dedicò alla scrittura di romanzi, mantenendo il suo stile distintivo. Il suo primo romanzo, Il%20falò%20delle%20vanità (1987), fu un enorme successo commerciale e di critica, offrendo un ritratto satirico della società newyorkese degli anni '80. Seguirono altri romanzi, tra cui Un%20uomo%20integrale (1998), Io%20sono%20Charlotte%20Simmons (2004) e Back%20to%20Blood (2012).
Wolfe fu anche un acuto osservatore della cultura americana, analizzando tendenze sociali e comportamenti con un occhio critico e spesso satirico. Il suo stile, la sua capacità di catturare lo spirito del tempo e la sua arguzia lo hanno reso una figura influente nella letteratura e nel giornalismo contemporanei.